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Il francobollo: alcuni consigli utili per riconoscere un pezzo di valore

Giorgio Cuneo, proprietario di una prestigiosa collezione filatelica dell’area italiana, di oltre 40.000 pezzi, di cui molti rari e pregiati, insieme a Luca Gazzi, AD di Auction Gallery, spiegano quali sono i fattori che incidono sul valore dei francobolli e forniscono alcuni suggerimenti su come riconoscere un pezzo di pregio che può garantire nel tempo rivalutazioni fino al 10%.

L’incontro tra filatelia e finanza dà vita ad una nuova era, presentando i francobolli come asset finanziari al pari di vini pregiati ed orologi di lusso. A tracciare la strada è Kruso Kapital S.p.A., società quotata sul mercato EGM Pro di Borsa Italiana, che ha esteso il proprio prodotto Art-Kredit alla filatelia. Accettando il prodotto filatelico come collaterale, è stato di fatto recepito dal sistema finanziario un nuovo asset, sinora inutilizzabile come tale. Parimenti, Art-Rite, casa d’aste appartenente a Kruso Kapital, alla quale il collezionista ha affidato il mandato per la vendita della propria collezione, ha creato un dipartimento di filatelia in collaborazione con la storica casa d’aste fiorentina Auction Gallery, specializzata nel settore.

 

Da sinistra: Luca Gazzi, AD di Auction Gallery e Giorgio Cuneo, collezionista

 

Così, una piccola parte della vasta e prestigiosa “Collezione Cuneo” verrà messa all’incanto il prossimo 22 febbraio. Un esempio del valore della collezione è dato dall’unico esemplare, dei tre soli noti in condizioni perfette, in una particolare gradazione di arancio dell’80 cent. del Governo Provvisorio di Parma del 1859 più raro francobollo, una grande rarità degli Antichi Stati del valore stimato di € 600.000/750.000.

 

Lotto 16 – Antichi Stati Italiani – Parma – 80 cent (18/C)
80 cent arancio annullato Piacenza 29.11 (59) – grandi margini – dei tre soli esemplari noti perfetti l’unico in questa gradazione di colore – GRANDE RARITÀ DEGLI ANTICHI STATI ITALIANI – Fiecchi + cert. ED – (18/c).
Stima: € 600.000,00 – € 750.000,00. Base d’asta a richiesta

 

I francobolli, narratori della storia dalla prima metà dell’800 in poi, documentano eventi politici, economici, guerre, diventando così attrattivi dal punto di vista storico-sociale. L’Inghilterra, primo paese ad emettere francobolli, vede la loro nascita il 6 Maggio 1840, con il celebre e famoso Penny Black. Con un ventaglio di prezzi e valori variabili, la collezione di francobolli si può presentare come una passione accessibile a tutti, soltanto alcuni però possiedono le caratteristiche per diversificare un portafoglio. Ma quali sono i fattori che ne determinano il valore? E come può questo oggetto da collezione trasformarsi in un asset finanziario?

Francobolli di valore: comprendere e valutare il loro significato economico

Il valore intrinseco di un francobollo è determinato da molteplici fattori a partire dall’epoca della sua emissione e dalla tiratura, poiché non tutti i francobolli sono stati stampati in quantità uniformi nel corso della storia.
Uno tra i periodi più interessanti per l’Italia è quello compreso tra il 1850 quando, grazie al Regno del Lombardo Veneto, fu introdotta la prima serie di francobolli nel nostro paese, e il 1874 circa.

 


Oltre al fattore temporale, anche l’uso riveste un ruolo significativo nella sua valutazione, ci sono ad esempio francobolli che sono stati stampati in periodi storici o per avvenimenti ben precisi, ad esempio per supportare le comunicazioni delle truppe in guerra, oppure nel momento in cui non vi era stata ancora l’unificazione dell’Italia e il nostro Paese era suddiviso in Stati. In questo caso il francobollo rappresenta una testimonianza incredibile della storia del nostro Paese e assume un valore altissimo, anche se da solo non basta.
Per questo motivo i francobolli spesso sono applicati sulle buste poiché aiutano ad individuare il periodo e il contesto in cui un francobollo è stato utilizzato, e la città, il giorno e il mese in cui è stato emesso o spedito.
Mentre fino a circa 30-40 anni fa si tendeva a rimuovere o ritagliare il francobollo dalla sua busta, negli ultimi anni i francobolli affrancati alla busta hanno riscontrato un grande interesse da parte dei collezionisti” spiega Luca Gazzi, AD di Auction Gallery e organizzatore per Art-Rite della prima asta di filatelia della maison milanese.

 

Anche lo stato di conservazione del francobollo contribuisce a determinare il valore. L’oggetto infatti non deve presentare pieghe o strappi, i margini e la dentellatura devono essere intatti e il riquadro deve essere il più possibile centrato. Infine la colorazione è altresì determinante, poiché il francobollo non deve apparire sbiadito o danneggiato dall’esposizione al sole o dall’umidità.
Se gli anni a cavallo dell’Unità d’Italia sono quelli che racchiudono i pezzi di maggior valore, proprio per la loro portata storica, vi sono però alcune eccezioni: negli anni più recenti spicca il Gronchi Rosa, un francobollo del 1961 da sempre riconosciuto come uno dei più rari e prestigiosi. Inoltre, il “foglietto 18enni”, emesso nel 2008 dal Governo per tutti i neo-diciottenni, con la versione blu per i ragazzi e rosa per le ragazze, essendo in disponibilità limitata, vale oggi circa qualche centinaio di euro.

 

Per valutare correttamente un francobollo, in previsione di una futura asta, è essenziale ottenere una certificazione” precisa Gazzi. Ci sono numerosi periti specializzati, sia in Italia sia all’estero, che operano in specifici settori e periodi storici e che possono certificare il valore del francobollo. In Italia, ad esempio, i periti possono essere specializzati in diverse epoche come il periodo moderno, il Regno d’Italia e l’Occupazione. Si tratta di periti indipendenti o associazioni di periti.
Così come per ogni paese, anche l’Italia ha il suo catalogo filatelico di riferimento, il Sassone, che riporta tutti i francobolli emessi dall’inizio fino ai giorni nostri indicando per ciascuno il relativo valore.
Il valore espresso, che varia in percentuale per gli elementi sopra descritti e allo stesso tempo la base di calcolo per il tasso di rivalutazione, che può arrivare annualmente anche al 10% se il francobollo risponde a tutti i criteri sopra citati – stato di conservazione, tiratura, periodo storico, ecc.

 

Fin dall’infanzia, grazie alla mia famiglia ho avuto il privilegio di immergermi nel meraviglioso mondo del collezionismo. La passione per i francobolli, così come quella per i dipinti, gli orologi o le pietre preziose, è nata durante la mia infanzia, ed è stata approfondita poi nel corso degli anni. Oggi, aver avuto la possibilità di coordinare questa pionieristica operazione, ha rappresentato la creazione di un nuovo paradigma di valore per i francobolli e l’asta del 22 febbraio segna un punto di svolta, dal quale finalmente il mondo della finanza sarà libera di esplorare le potenzialità latenti di questo che, a tutti gli effetti, è un asset e, al contempo, un invito a riscoprire il fascino e l’importanza di queste piccole opere d’arte che raccontano storie e testimoniano epoche.
Guardando al futuro, l’ambizione è andare oltre il mero atto di collezionare, trasformando i francobolli in veri e propri asset finanziari e contribuendo a ridefinire il loro ruolo nel mercato moderno, al pari del percorso che hanno avuto altri collectibles come wines e watches. Sono consapevole che siano necessari cambiamenti significativi, ma, la recente operazione con Kruso Kapital, mi persuade che i francobolli possano essere più di semplici oggetti da custodire gelosamente” dichiara Giorgio Cuneo, collezionista.

 


Immagine in copertina:
Lotto 24 – ANTICHI STATI ITALIANI – SARDEGNA – LETTERA (9 + 13A + 13A)
Fresca lettera da Torino 25.7.55 per la Francia affrancata con 40 cent rosso mattone + 2 es. (1 toccato) del 5 cent verde giallo – mista III°/IV° emissione – RARITÀ D’EFFETTO – Em.D + cert. AD – (9 + 13a + 13a).
Stima: € 25.000,00 – € 35.000,00. Base d’asta: € 10.000,00


About Giorgio Cuneo

Giorgio Cuneo classe 1992 originario dell’Isola D’Elba, conseguita la Laurea in Business Economics and Administration e la Laurea Magistrale in Management presso l’Università Bocconi di Milano è oggi imprenditore in vari settori. Proveniente da una famiglia storica e appassionato di golf, yachting e subacquea, è membro di prestigiose associazioni filantropiche e culturali e si interessa di scienze documentarie della storia. La filatelia è solo una delle passioni che la sua famiglia tramanda da generazioni. Fin da giovane, Giorgio ha coltivato e approfondito questo interesse nel corso degli anni, custodendo e ampliando la sua collezione di francobolli. Oggi, la sua raccolta si distingue come una delle più ampie e prestigiose, grazie alla qualità, allo stato di conservazione e alla rarità dei pezzi in essa contenuti.


Asta Art-Rite
“Filatelia”
giovedì 22 febbraio 2024
Via Giovanni Ventura, 5 – Milano
Tel. +39 02 87215920
Email: info@art-rite.it
www.art-rite.it

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