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La Casa Museo Fondazione Paolo e Carolina Zani

Nel cuore della Franciacorta, uno scrigno di preziosità collezionistiche luogo espositivo di pregevoli mostre tematiche

La Casa Museo

La Casa Museo Paolo e Carolina Zani prende nome dall’imprenditore bresciano raffinatissimo collezionista d’arte morto nel 2018, e da sua figlia Carolina, giovane manager amante dell’arte prematuramente scomparsa a soli 27 anni nel 2017.
La straordinaria collezione di dipinti e oggetti antichi frutto dell’opera di Paolo Zani in oltre trent’anni di attiva ricerca, è raccolta nella casa di famiglia a Cellatica in provincia di Brescia, divenuta nel 2020 Casa Museo aperta al pubblico. A gestirla è la Fondazione riconosciuta dalla Regione Lombardia con decreto della Presidenza nel 2019.

 

Casa Museo Paolo e Caterina Zani, Salone dell’Ottagono

 

La Fondazione

La Fondazione Paolo e Carolina Zani per l’arte e la cultura nasce con lo scopo principale di conservare, tutelare e valorizzare le preziosità artistiche della famiglia; di esse fanno parte sculture, dipinti, arredi e oggetti d’arte applicata francesi, romani e veneziani del XVII e XVIII secolo.
L’insieme si compone di oltre 1200 pezzi i cui temi collezionistici centrali sono Venezia e la Francia del XVIII secolo, l’Oriente, la Roma barocca. Tra i capolavori si segnalano i dipinti di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi, Boucher, i magnifici arredi barocchi e rococò principalmente francesi e veneziani e gli straordinari soprammobili in porcellana, pietre dure, metalli. Capolavori assoluti, sono la coppia di Commodes del 1789 di Giuseppe Maggiolini con tarsie di Andrea Appiani e il Tavolo ottagonale con piano in pietre dure realizzato tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento nella Galleria dei Lavori di Firenze.

 

Un insieme dalla collezione Paolo Zani ora nella Casa Museo Paolo e Carolina Zani.
François Boucher (Parigi 1703 – 1770) “Allegoria della terra” Parigi, 1741; Gaspero Bruschi (Firenze 1710 – 1780), “Putto con Pantera e mascheroni”, porcellana bianca di Doccia, Manifattura Doccia, entro il 1747; Cigni in bronzo dorato, parte di una serie di otto pezzi realizzati intorno al 1755 su disegno di Lazare Duvaux (1703-1758) per Madame de Pompadour; André Charles Boulle (Parigi 1642 – 1732) (attribuito a) e Etienne Levasseur (1721-1798) Commode, ebano intarsiato con tartaruga, peltro, rame, bronzo dorato,  piano in marmo, Francia 1705-1715

 

La Fondazione Zani sostiene la cultura in generale anche con l’elargizione di contributi specifici e istituendo premi e borse di studio, destinati in modo particolare alla formazione dei giovani. Percorsi tematici e laboratori, ma anche seminari di studio, mostre e concerti animano la programmazione annuale della Casa Museo, in un ambiente unico che contempla anche lo straordinario parco, oltre al bookshop, alla caffetteria e un moderno auditorium.

 

In mostra fino al 30 aprile 2023
“Eleganze barocche – Isabelle de Borchgrave nella Casa Museo”
Presso la Casa Museo Paolo e Carolina Zani, un’esposizione ispirata al tema arte e moda nel Settecento

 

La locandina della mostra a Cellatica (BS)

 

Dopo la recente mostra dedicata alla pittrice veneziana Rosalba Carriera (1673 -1757), fino al 30 aprile 2023 la Casa Museo Paolo e Carolina Zani propone le spettacolari creazioni dell’artista contemporanea Isabelle de Borchgrave (Bruxelles, 1946), cinque abiti scultura che nascono dal lavoro raffinato della creativa belga che taglia, piega, dipinge, stropiccia, increspa, plissetta e ritorce minuziosamente semplici fogli di carta.
Non si tratta di costumi teatrali o riproduzioni di abiti storici ma di autentiche sculture realizzate dall’eclettica pittrice e non solo; originali capi di sartoria che celebrano l’eleganza e lo stile del Settecento europeo di cui la Casa Museo conserva vere e proprie eccellenze storico artistiche.
Perfettamente inseriti negli ambienti espositivi, gli abiti e gli accessori alla moda ispirati a Madame de Pompadour e a Maria Antonietta dialogano con le tele e gli arredi che arricchiscono l’esposizione permanente della Casa Museo.

 

Chi è Isabelle de Borchgrave

Isabelle de Borchgrave (Isabelle Jeanne Marie Alice Jacobs, Bruxelles 1946) è nota a livello internazionale soprattutto come pittrice e creatrice di abiti scultura in carta.
Dopo la formazione al Centre des Arts Décoratifs e all’Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles, si è dedicata contestualmente alla pubblicità, alla moda e all’interior design, e dal 1994, alla creazione di costumi in carta destinati ad esposizioni museali.
A partire dal 1998 una serie di fortunate e leggendarie mostre hanno visto la Borchgrave protagonista assoluta di una tecnica particolare che unisce scultura e trompe-l’oeil, in una rivisitazione originalissima che lega la storia della moda all’arte. Papiers à la Mode (Paper in Fashion) l’ha vista impegnata in un percorso di oltre 300 anni di storia della moda, con sculture in carta celebrative dell’evoluzione dello stile vestimentario da Elisabetta I a Coco Chanel.
L’artista ha dedicato intere produzioni a temi estremamente vasti: dalla tecnica della plissettatura di Mariano Fortuny alla moda della corte de I Medici, dalla travolgente stagione dei Ballets Russes – con un omaggio a Sergej Diaghilev, Pablo Picasso ed Henri Matisse – fino alla recentissima rilettura del mito di Frida Kahlo, con una retrospettiva monografica che l’ha vista ricreare con la carta il guardaroba, i gioielli e gli arredi di Casa Azul, dimora della grande pittrice messicana.

 

L’artista Isabelle de Borchgrave a lavoro (foto dalla brochure che accompagna la mostra)

 

La tecnica costruttiva del vestiario di Isabelle de Borchgrave prevede la lavorazione di semplici fogli di carta bianca di spessore diverso – solitamente di 1 per 1,5 metri – stesi su un grande tavolo ricoperto di lino e dipinti a tempera e a pastello, rifiniti con tecnica trompe-l’oeil e infine incollati. L’effetto prospettico ottenuto sugli abiti scultura, realizzati anche in dimensioni più grandi del vero, è accentuato da un sapiente uso dei colori ispirati dai suoi viaggi: i rossi delle rose della Turchia, i toni della terra dall’Egitto, i blu dalla Grecia…

 

In copertina: Isabelle de Borchgrave, “Robe à la polonaise” (foggia 1785 circa) e “Robe à la française alla Pompadour” (foggia 1750 circa) esposte nel salone dell’Ottagono, Casa Museo Fondazione Paolo e Carolina Zani


Casa Museo Fondazione Paolo e Carolina Zani
Via Fantasina 8 – Cellatica (Brescia)

Mostra temporanea: “Eleganze barocche – Isabelle de Borchgrave nella Casa Museo”
dal 27 gennaio al 30 aprile 2023
Orario: da martedì a venerdì 9-13; sabato e domenica 10-17

L’accesso alla Casa Museo e alla mostra è consentito solo con visita guidata su prenotazione da effettuarsi sul sito www.fondazionezani.com, all’indirizzo mail info@fondazionezani.com o telefonicamente al numero 030.2520479
Il Museo è facilmente raggiungibile con l’Autobus Brescia Mobilità – linea 13, prima fermata Loc. Fantasina

 

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