in Mostra a… Primo piano 

“Un mondo di menu: la grande storia a tavola”

A Roma un’eccezionale mostra al Garum presenta menu storici antichi e moderni

In principio fu l’informatia, la lista delle pietanze presenti ai convivi degli antichi Latini. Poi, dal primo Ottocento fu, e ancora è, il cartoncino posto accanto ai commensali dei sontuosi banchetti ufficiali, una volta perso l’uso di apparecchiare “alla francese” (tutte le pietanze contemporaneamente) in favore del servizio “alla russa” che vede i diversi cibi arrivare a tavola uno dopo l’altro in una sequenza stabilita a priori.

 

Un oggetto di studio non convenzionale

Scritto “menù” o “menu” in francese senza accento, legato che sia ad un evento ufficiale o viceversa  alla semplice vita di bordo o di trincea, l’elenco delle portate oltre ad essere un supporto di pratico utilizzo offre a chi sa interpretarlo più di una lettura trasversale.
Ottimo spunto di riflessione per chi voglia curiosare nella tradizione culinaria del passato, il menu è fonte di apprendimento per chi voglia avvicinarsi all’argomento arti tipografiche osservandone tecnica esecutiva e partitura decorativa, e per chi grazie ad esso voglia indagare in modo non convenzionale il contesto storico e socio culturale di appartenenza.
Sebbene si siano tramandati alcuni esemplari scritti a mano, la maggior parte di essi era ed è tutt’oggi stampato su cartoncino leggero o su carta porcellanata ma esistono esemplari più rari in cuoio, legno, seta, metallo ed altri materiali, conservati nelle raccolte pubbliche e private più importanti.
Collezionati in tutto il mondo, questi piccoli contenitori di storia culinaria apprezzati anche per il loro lato artistico, sono oggetto di mostre tematiche che vedono il contributo di singoli e di associazioni culturali in qualità di curatori e prestatori di opere.

 

La mostra a Roma

Dal 5 al 7 aprile alla Biblioteca e Museo della cucina Garum

L’imponente monografica “Un Mondo di menu, la grande Storia a tavola” messa a punto grazie alla collaborazione fra la “Menu Associati – associazione internazionale di menu storici” e il Garum – Biblioteca e Museo della Cucina della Fondazione Rossano Boscolo Sesillo, è un evento di primo piano che vede il contributo come prestatori e/o fornitori di testi e saggi specifici noti studiosi e istituti, tra gli altri: Maurizio Campiverdi, proprietario della più vasta collezione di menu al mondo e Presidente di “Menu Associati”, l’Istituto Luigi Sturzo, il MAV Fondazione Modena Arti Visive, la Casa Artusi, lo Zeppelin Museum di Friedrichschafen e l’Academia Barilla.
Eccezionalmente, anche l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica ha voluto arricchire l’evento con un pannello che attraverso i Menu del Quirinale ricorda tutti i Presidenti della Repubblica Italiana e i rapporti con le altre Nazioni.
La mostra, che si svolge attraverso 18 grandi tavole monotematiche, si chiude con un pannello aggiuntivo che vuole anticipare l’impegno di “Menu Associati” e dell’associazione culturale “CheftoChef emiliaromagnacuochi” a sostegno della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Unesco.

 

Esposti alla sede Garum di via dei Cerchi, si possono ammirare oltre 400 menu antichi e contemporanei legati ad eventi storici e situazioni particolari, alcuni dei quali rarissimi e mai esposti prima, provenienti dalle maggiori collezioni private italiane e straniere.
Tra gli altri, meritano attenzione per il valore storico sociale: il più antico menu a stampa conosciuto (1803); il menu relativo al primo pranzo di Hitler e Mussolini (1934), e quello messo a punto per la Colazione offerta dal Presidente Cossiga a Michail Gorbaciov all’indomani della caduta del Muro di Berlino.
Ed ancora, rappresentano un inconsueto frammento di storia patria anche il menu per le celebrazioni dello Statuto Albertino (1848), quello realizzato in occasione della visita di Garibaldi a Londra (1864), ed il celebrativo della Breccia di Porta Pia.
A questi si affiancano le liste delle pietanze collegate alla cronaca del tempo, come quelle che ci raccontano le ultime ore del Titanic, le grandi imprese di Amelia Earhart e Charles Lindbergh, di Umberto Nobile e di Francesco De Pinedo. Infine, i menu predisposti in occasione dei pranzi legati ai grandi eventi sportivi ci riportano ai primi Tour de France, alle Olimpiadi del 1936, al Primo Giro Aereo d’Italia.

 

Accompagna l’esposizione, un imponente catalogo di 464 pagine strumento di conoscenza e approfondimento per professionisti del settore e appassionati. La prefazione del volume porta la firma del Prof. Alberto Capatti, storico dell’Alimentazione, già Rettore dell’Università di Scienze gastronomiche, mentre i testi sono curati da Maurizio Campiverdi, Franco Chiarini, Giulio Fano, Matteo Ghirighini e Roberto Liberi, tutti soci di “Menù Associati”. E proprio i membri di questa emerita associazione, in accordo con gli altri curatori della mostra si dicono convinti che «questo evento farà da volano a molte altre iniziative che contribuiranno a raggiungere l’obiettivo di far riconoscere la Cucina Italiana da parte dell’Unesco come patrimonio gastronomico»,  non mancando di rilevare che «la particolarità di questa mostra è l’uso dei singoli menu come tessere di un mosaico per raccontare la nostra storia, le conquiste della nostra civiltà e, naturalmente, la storia della cucina negli ultimi due secoli».

 

Roma, Menu 26 aprile 1904, Colazione di Vittorio Emanuele III con il presidente francese Loubet

 


“Un Mondo di Menu, la grande Storia a tavola”
Garum – Biblioteca e Museo della Cucina
Roma, Via dei Cerchi 87

Da venerdì 5 a domenica 7 aprile 2024
Orario: 10-18 continuativo
Ingresso gratuito

www.museodellacucina.com
www.menuassociati.eu

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