Eugenio Cecconi. Giornate di caccia e di colore
A Forte dei Marmi, una retrospettiva sull’artista mette a fuoco i temi che diedero lustro alla sua capacità di rendere la natura dei luoghi e la vita contadina
Conosciuto e amato soprattutto per le sue immagini sul mondo della caccia, Eugenio Cecconi (1842-1903) espresse il suo genio anche attraverso la ritrattistica verista, gli spaccati di vita quotidiana e di fatica nei campi.
Nato nel 1842 a Livorno, può dirsi pittore appartenente alla seconda generazione di macchiaioli, ma non fu solo questo. Dapprima uomo di legge, fu anche poeta, scrittore di romanzi, e critico d’arte nei suoi ultimi anni di vita.

La sua storia. In gioventù, Eugenio Cecconi segue la sua inclinazione frequentando i corsi del pittore Enrico Pollastrini (1817-1876) all’Accademia di Belle Arti di Firenze ed al contempo studia all’Università di Pisa assecondando il padre che lo vuole laureato in Giurisprudenza. Solo dopo la morte improvvisa del genitore nel 1865, deciderà di abbandonare l’attività forense per dedicarsi interamente alla pittura.
Quando nel 1866 scoppia la III Guerra d’Indipendenza, parte volontario e una volta rientrato a Livorno apre uno studio d’arte insieme ad Adolfo Belimbau, suo grande amico col quale nel 1871 si recherà in Tunisia, un viaggio che sarà fonte di ispirazione per i dipinti al suo rientro.
Già in precedenza Eugenio aveva cominciato a frequentare la tenuta del critico Diego Martelli a Castiglioncello, punto di incontro dei pittori macchiaioli, e grazie l’esempio di Giovanni Boldini, Luigi Bechi, Giuseppe Abbati, forma il suo timbro artistico dedicandosi alla pittura dal vero.

Giornate di caccia
Personalità complessa e aperta alle esperienze di vita, Eugenio Cecconi fu cacciatore, sì!, e pittore di scene di caccia anche esplicite, ma fu “soprattutto un’anima sensitiva e operante”, come ricorda il suo amico Guido Biagi. Dunque, al di là dell’hobby che per certi versi potrebbe ad oggi danneggiarne la figura, stiamo parlando di un autore che sa mettere in scena attimi di entusiasmo venatorio in cui soprattutto i cani sono protagonisti nei loro atteggiamenti tipici nel momento della battuta e della presa.
Il noto pittore macchiaiolo Telemaco Signorini, suo amico ed estimatore, osservava: “c’è gente nei cani di Cecconi”, aggiungendo che “quando il Cecconi dipinge un cane ne fa il ritratto morale e fa capire ciò che ha già fatto e quello che sta per fare”.
Le battute di caccia del pittore della Maremma sono lontane da quelle coeve, più note e asettiche, realizzate dagli artisti inglesi. Molto più emozionalmente sentite, sono vissute realmente dall’artista protagonista e palesano gioia e viva partecipazione all’evento, sono cronaca visiva di un contesto restituito magistralmente nei colori e nelle atmosfere.
La mostra a Forte dei Marmi
Promossa dal Comune di Forte dei Marmi e dalla Società di Belle Arti, la retrospettiva su Eugenio Cecconi è in svolgimento presso il Forte Leopoldo I. Articola in 7 sezioni che seguono un criterio tematico, offre l’opportunità di apprezzare dell’artista dipinti di generi differenti e di diversi periodi.
Il percorso espositivo curato da Elisabetta Matteucci pone in piena luce la maestria di un autore che attraverso ampie vedute naturalistiche e ariose scene campestri, rende evidente il suo sentire interiore: “In Cecconi – sottolinea la curatrice della mostra – è evidente un intimo legame con la Natura e in particolare con il genius loci, spirito generatore dello spunto creativo”.

È piacevole lasciarsi affascinare da tele in cui i contadini vengono come filmati in momenti di lavoro, di sosta, di riposo, ma soprattutto, è bello soffermarsi sulla resa espressiva data alle figure femminili impegnate nelle attività di tutti i giorni: donne dai volti umili e fieri allo stesso tempo, intente a lavare, a raccogliere messi, vendere masserizie. Si tratta di sagome che catturano l’occhio per bellezza e armonia, tangibili e ideali al contempo esse restano documento sociale e culturale di un’epoca.

In Primo piano: Eugenio Cecconi, “La caccia alle starne presso Ceppato”
“Eugenio Cecconi. Giornate di caccia e di colore”
Forte dei Marmi, Forte Leopoldo I, Piazza Giuseppe Garibaldi, 9A
dal 31 maggio al 9 novembre 2025
Orario:
fino al 7 settembre, tutti i giorni 17-23; il mercoledì anche 10-13;
dall’8 settembre al 9 novembre, mercoledì 10-13; venerdì, sabato, domenica 10-13 e 16-19.30;
27 e 28 agosto chiuso
La mostra è promossa dal Comune di Forte dei Marmi e dalla Società di Belle Arti