Bug, gulp, splash. Marinai supereroi a fumetti
di Alessandro Paglia
Nella storia del cinema il neorealismo del dopoguerra rappresenta una rivoluzione, e ai suoi albori ci sono i marinai italiani con Rossellini (La nave bianca) e con de Robertis (Uomini sul fondo e AlfaTau). Un evento storico analogo è accaduto nel mondo italiano del grande fumetto d’autore.
Con la nascita della rivista Linus nel 1965 le cosiddette strisce da lettura leggera per ragazzi diventano storie illustrate, vere e proprie opere che acquistano pari dignità di linguaggio dei romanzi. Esempio iconico della novità antesignana della “graphic novel” è la giustamente famosa Ballata del mare salato di Ugo Pratt del 1967, primo episodio delle sorprendenti avventure del marinaio Corto Maltese.
Per quanto riguarda l’umorismo, la “graphic comics”, ovvero la vita sull’acqua raccontata con un poco di ironia, ha il suo supereroe nell’esuberante marinaio Braccio di ferro (Popeye) di E.C. Segar, presentato nel 1929 sul New York Journal.

Gli antesignani del fumetto marinaro
Ma quali sono le origini culturali del fumetto moderno?
I fumetti come li conosciamo oggi sono i figli cresciuti dei graffiti rupestri, dei monumenti istoriati come la Colonna Traiana, nonché degli affreschi e dei manoscritti con le vite dei santi.
Tra gli antichi reperti troviamo anche le prime immagini-racconto di marinai atte a sollecitare sogni ed emozioni: il monaco-navigatore San Brandano alla ricerca del Paradiso Terrestre che troverà su una mitica “isola-pesce” (illustrazioni a partire dal X secolo d.C.), e il normanno Guglielmo il Conquistatore, comandante della flotta che, attraversato il canale della Manica, sbarca in Inghilterra e batte nel Sussex l’ultimo re anglo-sassone Aroldo (1066 d.C.). Tale evento epocale venne descritto per immagini con tanto di didascalie dai monaci dell’abbazia di Sant’Agostino di Canterbury, realizzatori di un arazzo composto da tante pezze di lino ricamate con filo di seta in nove tinte naturali giustapposte per una lunghezza totale di 68,30 metri. Stiamo parlando del famoso Arazzo di Bayeux, noto anche con il nome di arazzo della regina Matilde. Un capolavoro. Un vero e proprio fumetto su stoffa: l’antenato per antonomasia. Ebbene, tra le 58 scene visive ricche di particolari di grande valore documentario, figurano due sequenze navali: la prima, formata da 4 pezze (nr. 3, 4, 5, 6), illustra l’attraversamento della Manica e il naufragio delle navi di Aroldo sulla costa della Normandia; la seconda, formata di 6 pezze, è dedicata alla costruzione e organizzazione della flotta normanna (nr. 32, 34, 35, 36) e all’attraversamento della Manica con lo sbarco in Inghilterra (nr. 37 e 38).

(da: Museo degli arazzi di Bayeux, Francia – www.bayeuxmuseum.com)
Il fumetto diventa un fatto sociale di notevole rilevanza negli Stati Uniti solo agli inizi del Novecento. In Italia si comincia a parlarne a partire dal 1908 con la nascita del Corriere dei piccoli.
Tra le tante storie illustrate con eroi importati dall’America tra le due guerre, brilla anche quella ideata da una stella marinara: il tenente di vascello Giorgio Cicogna, scrittore e scienziato che nel 1924 pubblica a Venezia una raccolta di aneddoti e caricature illustrate di vita di bordo: A poppavia del Jack… ed altre Historie, in 8 oblungo. Tra le altre Historie il libretto porta in allegato due fumetti a colori: La battaglia dello Yutland in 16 scenette, e L’inafferrabile Emden in 36 scenette: due strisce anticipatrici del “Graphic comics” con testi del Cicogna tipizzati per ciascuna scenetta con didascalie fulminanti in distici ottonari a rima baciata (come quelli per il sig. Bonaventura di STO). Un fumetto senza nuvolette. Le illustrazioni umoristiche stilizzate con arte sono del comandante Speziale.
Il successo e il ricordo indelebile che questa primizia del “Comic” ha lasciato alla ciurma delle nostre navi ha suggerito due ristampe del libretto: una nel 1951 a cura dell’Accademia Navale e l’altra nel 1987 a cura dell’Ufficio Storico della Marina.
Il Graphic novel marinaro italiano
Per poter parlare di genere “Graphic novel” marinaro vero e proprio bisogna arrivare alle riviste Prore armate e Acqua salata, periodici che seguivano le sorti della guerra sul mare nel secondo conflitto mondiale. Il pioniere delle strisce sugli eroi – disegnate da valenti illustratori – è il giornalista d’avanguardia Pietro Caporilli arrivato in redazione dei giornali dopo oltre un anno passato come corrispondente di guerra sul sommergibile Pier Capponi.
Caporilli è da considerarsi il vero ideatore di Acqua salata, rivista dedicata ai ragazzi, illustrata da celebri maestri della grafica come Gino Ferrari, Enrico De Seta, Averardo Ciriello e Vittor Pisani.
Nel 1943, Caporilli fonda anche la casa editrice Acqua Salata, e nella collana Arditi del mare pubblica il fumetto Il Corsaro dell’Atlantico ispirato alle gesta del Comandante Todaro e del suo sommergibile Cappellini (copertina di V. Pisani, disegni di G. Ferrari, testi di P. Caporilli). Un prototipo. Un fumetto il cui tema è stato riproposto in altro fumetto ed è poi diventato nel 2023 un applaudito film alla Mostra del Cinema di Venezia con il titolo Comandante.
Marinai a disegni d’autore
Sulla scia del successo della rivista Linus con una rubrica dedicata ai “comics” e la nascita del fumetto d’autore, per iniziativa dello Stato Maggiore della Marina vengono consegnate alla storia del fumetto anche le gesta eroiche marinare che, per il valore e l’alta drammaticità delle azioni, erano già state sceneggiate e filmate da registi del neorealismo negli anni cinquanta. Negli anni Settanta il Notiziario della Marina propone a fumetti le avvincenti azioni eroiche di Attacco ai Dardanelli, Tornati alla vittoria, Soldati di terz’ordine, con testi di Mino Milani e disegni di Attilio Micheluzzi. E poi ancora, la Marina Militare ripropone le gesta dei mezzi d’assalto condotti con due diversi strumenti: i Mas con Luigi Rizzo: ricordati di osare sempre (Allegato al Notiziario ottobre 2018) e la Mignatta con Affondate la Viribus Unitis (Allegato al Notiziario novembre 2018), autori Luca Celoria per i testi, Frederic Volante per i disegni.

(da: Archivio Notiziario della Marina Militare)
Un bel fumetto è stato dedicato ai giovani e per i giovani con il racconto della crociera degli allievi ufficiali sulla nave a vela Amerigo Vespucci nel 1965: Come dei nella tempesta, presentato alla fiera internazionale Lucca Comics & Games nell’ottobre del 2022.
Dai marinai di guerra ai marinai esploratori. È la benemerita Lega Navale Italiana che esperimenta le potenzialità della comunicazione visiva pubblicando sei fumetti dedicati ai grandi navigatori-esploratori.
Per finire va ricordata anche l’editoria privata, che attualmente gode i favori del pubblico. La Giunti con la disneyana Paper Odissea, la Panini Comics con Topolino il corsaro, la Nutrimenti con La leggenda di Capo Horn che narra le epiche vicende di un brigantino a palo sulle acque agitate dallo scontro di due oceani.
La vita disegnata a fumetti è oggi più che mai affermata. In particolare la comics che fa sorridere con leggerezza: con Topolino il mare è più sfizioso.

(da: Archivio Panini Comics)
Immagine in primo piano: San Brandano. Il navigatore arriva all’isola-pesce dove celebra la messa di Pasqua
(Incisione da PD-old scan by Pedro Cabra)